Che silenzio, alle prime luci dell'alba, quando il mondo ancora non si è risvegliato dal sonno
Tutto tace, in quelle poche manciate di ultimi istanti, quando il cielo si scolora
E in questa serafica calma Io ancora mi aggiro, insonne, in preda ai miei demoni, che da sempre mi tengon compagnia
Quel giaciglio non reca requie al mio riposo. Il corpo rotto da
spasmi, la mente in tenaglie di tremendi pensieri tenuta in catene
E in questa nuova visione di sole emerge, da dietro quelle cime di tenebra, sogno ad occhi aperti.
👏 clap clap
RispondiElimina...i tormenti che si trascinano come catene pesanti che echeggiano nelle soffitte della mente con clangore fastidioso...
Ho ben presente il concetto, cara Ophelia.
il duca di Sutherland