lunedì 5 dicembre 2011

MOONLIGHT - two

//Hank bevve quasi d'un fiato la birra, sentendo il calore causato dall'alcool invadergli le membra ed ottenebrargli la mente: non aveva mai avuto propensione a reggere quel genere di bevande. Pensieri morenti si azzuffarono nel suo cervello, il clangore di spade antiche una contro l'altra in una eterna lotta, ordini biascicati in una lingua scomparsa da qualche millennio, un tradimento. Con un sospiro si accasciò sul tavolo e pianse//.
//il tizio con la cresta scosse la testa: non di nuovo. Si alzò e con il suo passo dinoccolato si avvicinò alla barista. L'espressione seria contrastava completamente con il suo aspetto. "Perdonatemi madonna ma non avreste un fazzoletto o qualcosa di simile per il mio amico...". La barista si volse a fissate l'uomo in nero accasciato sul tavolo a singhiozzare come un bambino. Per la prima volts lo guardò bene: doveva essere alto oltre la media, anche da quella strana posizione poteva notare il fisico asciutto e allenato. "Si ve lo porto subito", disse lasciando quello che stava facendo//.
//La ragazza prese una scatola di fazzolettini di carta e li portò al giovane uomo che ancora singhiozzava, la testa appoggiata al tavolo, le braccia lungo il corpo. Mormorava strane parole in una lingua sconosciuta. Appoggiò il contenitore di cartone sul ripiano in legno e si inginocchiò di fianco a lui e prese un fazzoletto porgendoglielo. "Ecco, questo può esserti utile", sorrise e quello la guardò con occhi del colore della luce: chiari e brillanti anche nella penombra del bar. Non si era accorta che fossero così lucenti prima, le erano sembrati neri. "grazie splendida dama", rispose lui prendendolo e asciugandosi gli occhi. "È un effetto collaterale di questa bevanda", afferrò la bottiglia vuota agitandola. "Perdo ogni controllo e ricordi sopiti mi ritornano in mente. Grazie ancora, la vostra è un'anima gentile". Lei lo fissò con stupore, nessuno le aveva mai detto niente di simile//.
//Sorrise imbarazzata. "Grazie". "Seriamente, non è solo un complimento", rincarò la dose. "Dal luogo dove veniamo io e Bil definiamo così le persone come te. Anime gentili, che non vuol dire buone. Non è facile da spiegare... E poi sei la prima che incontro dopo un migliaio di anni a questa parte". Seduto ad un altro tavolo Bil desiderava solo scomparire//.

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