sabato 14 gennaio 2012

NOI DUE

Il bello dell'inverno è che il buio arriva presto e puoi assistere a quel repentino cambio di luce e colori unico nel suo genere. E uno spettacolo bellissimo, dapprima il sole diventa arancione poi le tante si sfuma in tonalità pastello mentre declina dietro quelle montagne, trasformate in semplici profili neri zigzaganti. A quel punto è il momento più bello, il cielo diventa diafano, di un azzurro trasparente appena accennato, come una tela vergine su cui il pittore non ha ancora spennellato. Mille colori di un arcobaleno disciolto si irradiano e sfumano nel blue notte. Sorge allora la luna e i piccoli diamanti celesti incastonano il velluto nero sopra la mia testa.
Che spettacolo!!! Ma come goderselo in mezzo a questo traffico??? Saremo sei milioni di macchine minimo e faccio un millimetro ogni dieci minuti! La lancetta dell'orologio attira la mia attenzione costante ma non è che questo cambi la situazione. Solo che voglio arrivare, il navi mi dice che mancano pochissimi metri! Mi sto innervosendo e la cosa mi infastidisce, non voglio essere infastidita. Il mood è un altro, dolce, perversa un po' depravata se si vuole, sopra le righe e fuori dai canoni. Penso, un piccolo flash del passato: mani, bocche, gambe e altre parti del corpo. Qualcosa di molto erotico e molto eccitante. Istintivamente mi sistemo sul sedile, vorrei essere già là, pochi metri e ...finalmente!!!!
Che delizioso angoletto!, penso attraversando il passaggio fino a dove sono attesa: non faccio nemmeno in tempo a bussare che la porta si apre e sono accolta in quel piccolo nido che in sostanza non ha confini. È un bolla. Per due ore o più niente altro esisterà, mi sento molto un eroina da romanzo pulp o forse più la protagonista di una canzone. Ma non è questo cui penso adesso, adesso è ben altro quello che mi gira in testa.
Ti salterei addosso subito ma facciamo con calma, sweetie, riprendiamo i fili, ricuciamo e...la tua bocca mi attrae e i baci mi lasciano senza fiato. Che sensazione eccitante le tue mani su di me, mi fai venire i brividi e ecciti la mia voglia di scoprirti ma ti lascio giocare...verrà il mio turno.
Mi spogli di quei pochi indumenti che ancora ho indosso e resti lì a fissarmi famelico. Un nuovo balletto delle nostre lingue danno il via al valzer dei corpi. L'aria è satura della nostra eccitazione e non possiamo più trattenerci: infili una mano tra le mie gambe stuzzicando il clitoride, che si inturgidisce e si schiude al tuo tocco come una rosa. La mia mano stringe la tua carne pulsante e la muovo mentre sento sotto le dita e il palmo il tuo sangue scorrere.
È un gioco diabolico che ci porta in un mare solo nostro, senza limiti se non la nostra voglia di scoprirci.
Uno sguardo malizioso ti lancio prima di prenderti in bocca e cominciare a succhiarti piano, la pelle liscia e turgida, aspirando il tuo odore di uomo. Voglio sentirti esplodere nella mia bocca ma mi fermi.è solo l'inizio.
Mi fai sdraiare e troneggi sopra di me, sistemandoti tra le mie cosce aperte, pronta per te. Scivoli, e mi mordo le labbra per non urlare, piacere. Cominci a muoverti con ritmo cadenzato e ritmico.
Ondate di sensazioni forti si spandono intorno a noi, singulti e gemiti si confondono nelle nostre voci.
Mi fai voltare e lentamente sei accolto nell'altro prezioso scrigno, mmmm deliziosa sensazione mentre ti muovi e le tue dita mi esplorano.
Pompi la tua mascolinità fino all'apice finale e infine ti riversi, sudato, sulla schiena...

1 commento: